Michel Oz fa nascere l’arte anche dai frammenti di manifesti

Michel Oz racconta: “I muri grigi di Roma ai tempi di Mimmo Rotella offrivano ben poco, qualche poster del Circo Orfei, la pubblicità del dado Knoor, alcuni ritratti di Marylin. Oggi le cose sono cambiate, i muri propongono spunti differenti. Strappo brandelli di carta coloratissima dai grigi muri delle metropoli prima che gli agenti climatici possano biodegradarli. Una volta in studio con il mio bottino di strappi di carta, al suono di musica, inizia il processo creativo che dura ore ed ore. Terminato il lavoro rimango sorpreso come se fossi uno spettatore, in quanto in ogni opera coesistono contaminazioni artistiche: attraverso la mia espressione emerge il vissuto di altre persone. A tal proposito, ogni opera firmata Michel Oz è unica e irripetibile”.

 

Ammetto francamente che fino ad oggi ignoravo che l’arte potesse sconfinare persino nello strappare dai muri dei brandelli di carta colorata, destinata ad ispirare un processo creativo. Frammenti di manifesti prelevati dai grigi muri delle grandi metropoli, i quali, prima di deteriorarsi per effetto dei mutamenti climatici, evitano di andare al macero e si prestano a beneficio dell’arte. Incredibile, eppure è vero. Michel Oz, artista per metà italiano e metà argentino, nasce a Roma nel 1977 e fin dall’età di dieci anni realizza quadri di ispirazione Pop. Nei primi anni 2000 fonda LancioArte.com (con la collaborazione di artisti allora emergenti tra cui Andrea Collesano, Barbara Nati, Maria Korporal), associazione culturale per la promozione di giovani tra i primi ad esplorare il concetto di “web gallery”. Il gruppo partecipa a numerosi eventi underground come quelli proposti dalla Prima e Seconda Edizione del Festival Artistico Polidisciplinare MartaLive, l’Ex Mattatoio di Testaccio, i centri sociali e culturali Brancaleone e Global Village e anche mostre private al Piper Club di Roma. Negli anni successivi si dedica all’esplorazione della Pop Culture Underground, concentrando la sua ricerca su Pasting e sui brandelli di messaggi cittadini che raccoglie, strappa e ricompone con disinvoltura, nelle sue opere. Sono gli anni in cui partecipa alle successive mostre collettive e private internazionali a Roma, alla Extra Art Gallery, al Caffè Letterario e Lo Sudio Pastore, estendendosi a Buenos Aires presso lo spazio espositivo Olsen e Studio Storni e a Berlino presso la mostra permanente negli spazi del Kunsthaus Tacheles.

 

Come dicevo pocanzi, l’artista Michel Oz si concentra nel prelevare frammenti di manifesti per poi mixarli e inserirli sottovetro, in una delle cornici riutilizzate o in un vecchio quadro che riprende vita in una nuova veste, creando una certa sinergia tra vecchio e nuovo. Ispirandosi a Mimmo Rotella, tra i protagonisti dell’arte della seconda metà del XX secolo, che ha tramutato lo strappo in una autentica espressione artistica, Michel Oz trasforma in opere la realtà urbana. La ricerca di osservazione attenta alla vita raccontata sui muri, sulle lamiere, con lo stratificarsi di manifesti pubblicitari, conduce l’artista a realizzare opere dal notevole impatto espressivo ed emotivo. Le sue creazioni sono istintive, caratterizzate da un equilibrio di immagini e di colori che emergono dagli spazi lacerati dei manifesti e generano  un “dialogo empatico” tra l’opera e l’osservatore.

 

E’ arte, è la realizzazione di tante fantasie che fanno emergere il proprio talento, il quale, associandosi all’ispirazione, crea ciò che agli occhi degli altri è inarrivabile. Si chiama sensibilità a tutto ciò che a volte vediamo in modo distratto, mentre altri come Michel Oz riescono a percepire l’importanza di soffermarsi per far nascere qualcosa di nuovo destinato a stupire. Ed è anche la grande bellezza di fare rinascere ciò che sembra ormai morto e inutilizzabile, esattamente come certi manifesti prelevati dai muri e destinati al macero, che invece danno modo all’arte dello strappo di sbizzarrirsi. Così come fa Michel Oz, talentuoso artista per metà italiano e metà argentino.

Salvino Cavallaro            

 

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